Namibia: dove oceano e deserto si incontrano
È quasi il crepuscolo, il caldo sole della Namibia occidentale, che in questi giorni ci ha illuminato e riscaldato le giornate, sta tramontando dietro le alte dune del deserto, specchiandosi maestosamente di un arancione spento nelle torbide acque dell’Okavango, che dato il clima arido di queste zone, ricorda più un torrente che un fiume.
Un paese incredibile, che all’indomani dovremmo abbandonare, ma che in questi giorni ci ha fatto vivere esperienze indimenticabili, riempendoci il cuore di nuove emozioni. La spiazzante bellezza della natura incontaminata, che anima e colora il paesaggio in un intervallarsi tra altopiani e deserti, per poi, come d’improvviso incontrare l’oceano. Il sorriso delle donne e dei bambini Himba, un’antichissima tribù nomade della regione del Kunene, capaci di mantenere intatte le loro tradizioni e affrontare la vita come fosse una grande festa.
Un angolo di paradiso che abbiamo cercato sin da subito di scoprire uscendo in escursione (temperatura permettendo) ogni volta che ci era possibile. Dall’esplorazione della zona del massiccio Brandberg, famosa per i rilevamenti archeologici di oltre 2000 anni fa, fino alla brezza oceanica della Skeleton Coast e le migliaia di foche che la abitano.
Per nostra fortuna le nostre calzature Diagonal Air hanno reso il tutto molto più agevole, grazie alla loro leggerezza, comodità e freschezza; essenziale se si vuole esplorare paesi caratterizzati da questo clima.
Nel frattempo, il sole ha lasciato spazio alla notte e alle miriadi di stelle che stanotte illumineranno il deserto, non mi resta che prendere la mia jeep e tornare sulla mia strada.