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Come pulire le scarpe in pelle pieno fiore

Le scarpe sono le nostre fedeli compagne durante ogni nostra avventura. Le indossiamo tutto il giorno e in ogni tipo di contesto e spesso le togliamo la sera - magari coperte di fango e sporcizia se torniamo ad esempio da una camminata in montagna - riponendole nella scarpiera senza prendersene cura. E invece il segreto per farle durare a lungo sta proprio in questo: le operazioni di manutenzione e pulizia sono indispensabili per mantenere inalterate nel tempo le loro proprietà funzionali e qualitative. Ma come farlo nel migliore dei modi?

Prima di tutto, occorre effettuare alcune operazioni preparatorie, valide per ogni tipo di calzatura Vediamole assieme:

Fase 1: Preparazione

Prima di procedere alla pulizia della calzatura, è necessario seguire alcuni passaggi preparatori molto importanti, validi per ogni tipo di tomaia:

Far asciugare naturalmente la scarpa, evitando l’esposizione diretta al sole, stufe e altre fonti di calore, in quanto potrebbero seccare pelle, materiali plastici e far scollare i collanti di suola e tomaia.

Sfiliamo lacci e la soletta per favorire l’aerazione delle fodere interne, accertandoci che siano in buono stato prive di lacerazioni o abrasioni e controlliamo lo stato d’usura dei lacci.

Fase 2: Pulizia

La pelle è uno dei materiali più diffusi e apprezzati nel mondo delle calzature: è estremamente resistente, durevole e si adatta al piede come nessun altro materiale. Questo aspetto la rende particolarmente confortevole ed affidabile nel corso del tempo: una sorta di investimento a lungo termine!

è bene tuttavia sapere che si tratta di un materiale “vivo”, che è necessario nutrire nel corso del tempo per prevenirne il generale irrigidimento, con conseguente formazione di screpolature e perdita delle proprietà.

Drivetrain

Iniziamo la fase di pulizia spazzolando la scarpa esternamente con delle setole morbide per eliminare polvere o residui di terriccio secco. Nel caso rimanessero tracce di fango secco, procediamo ad inumidire la spazzola o in alternativa (se a disposizione), utilizziamo la gomma para.

Cockpit

Una volta che la superficie della nostra scarpa sarà ben pulita e asciutta, è consigliato “nutrirla” con una crema specifica per i prodotti in pelle, come la Crema “Dolomite”. Distribuiamola sulla superficie con l’aiuto di una spazzola morbida, o in alternativa, riutilizziamo un vecchio calzino di lana.


ATTENZIONE:

1) Un utilizzo eccessivo della crema, può rendere la tomaia troppo morbida e deformabile.

2) Dopo l'applicazione di un prodotto impregnante, i pellami possono diventare leggermente più scuri.

Rear Suspension

Prima di utilizzarle nuovamente, è bene farle riposare la pelle alcune ore per permettere il corretto assorbimento dei prodotti utilizzati (in seguito, potranno essere lustrate). Infine, approfittiamone per reinserire i lacci ed il sottopiede, assicurandoci che siano ben asciutti.

Fase 3: Manutenzione

Ecco, infine, alcune piccole regole e consigli pratici che ti aiuteranno ad allungare il ciclo di vita delle tue scarpe. Quando acquistiamo una calzatura, è importante ricordare che è nel nostro interesse farla durare il più a lungo possibile, ma è anche un dovere nei confronti dell’ambiente evitare il loro deterioramento precoce, adottando quindi un comportamento sostenibile prima e dopo il loro impiego.

Per preservare al meglio le nostre calzature quando non le utilizziamo, ricordiamoci di estrarre sempre le loro solette, inserendo poi al loro interno della carta di giornale – in particolare nella punta – così da mantenerne inalterata la loro forma.

Consigliamo inoltre di conservare le scarpe all’interno della loro scatola originale, ricoprendole con le veline interne e avendo cura di riporle in un luogo buio, privo di umidità e sbalzi termici.

Lo sapevate che…

Lo sapevate che le prime scarpe che misero piede sul tetto del Dhaulagiri, ultimo 8000m ad essere mai stato scalato, furono proprio scarponi Dolomite in pelle? L’intera spedizione, composta da un team internazionale di alpinisti, tra i quali il leggendario Kurt Diemberger, realizzò l’impresa nel lontano 13 Maggio 1960, equipaggiata con calzature fatte a mano in Italia da Dolomite. Proprio grazie al sostegno di queste calzature in pelle e all’incredibile coraggio e determinazione dei membri della spedizione, fu scritta una pagina leggendaria ed indelebile nella storia dell’alpinismo, e non solo!