Sul K2 con Mike Horn
Il K2 ha un posto speciale nel nostro cuore.Erano circa le sei del 31 luglio 1954 quando Achille Compagnoni e Lino Lacedelli, equipaggiati con scarponi Dolomite, fecero il primo passo sulla vetta del K2, la seconda montagna più alta del mondo (8.611 m). Probabilmente è stato uno degli ultimi atti eroici di alpinismo, secondo Reinhold Messner, eppure uno dei più controversi. Dal 1954, solo circa 300 persone hanno raggiunto la cima del K2. Gli esperti dicono che, sebbene il K2 sia inferiore all'Everest, è più ripido e pericoloso, con condizioni meteorologiche più estreme. Ecco perché è conosciuto anche come "Savage Mountain", la montagna selvaggia.
Da anni e anni, raggiungere la cima di questa imponente vetta è stato il chiodo fisso dell'esploratore estremo Mike Horn.
Riconosciuto a livello mondiale come uno dei più grandi avventurieri moderni, Mike deve la sua fama a diverse imprese e spedizioni affrontate in solitaria in tutto il mondo, come la circumnavigazione del circolo polare artico nel 2004 o il viaggio in solitaria intorno all'equatore senza alcun trasporto motorizzato, durato un anno e sei mesi.
Dopo due tentativi infruttuosi nel 2010 e nel 2015, Mike Horn è tornato tra i pinnacoli della montagna selvaggia, per un'ultima scalata assieme all'amico e guida svizzera Fred Roux.
Partiti dal campo base del K2 il 24 giugno, Mike e Fred tenteranno di raggiungere la vetta a metà luglio, dopo un periodo di acclimatamento di 44 giorni, necessario per adattare il corpo all'alta quota. È con grande orgoglio che abbiamo supportato Mike nella sua fase di avvicinamento alla base della montagna con alcuni delle nostre calzature della collezione Performance, come la nuova Torq Tech o la scarpa multi-talento Veloce GTX.