Hoi An. La Città Dei Sarti
L'autobus arriva in una spianata che chiamarla “stazione” è veramente esagerato...
Da Hue cavalchiamo questa lunga esse che è il Vietnam in direzione Ho Chi Minh City (per la storia la ex Saigon).Nell’impossibilità di prendere aerei, decidiamo volentieri di sostare qualche giorno in più nel piccolo villaggio di Hoi An.
Il villaggio è una ex località portuale adagiata su una piccola e deliziosa pianura, un fiume dai riflessi di lago ne illuminano gli edifici storici, i pescherecci in legno blu, le file armoniose di casupole ai lat, la vita tranquilla che si respira nei pittoreschi terrazzi che ne tinteggiano l'atmosfera di una calda serenità primaverile.
Tutta la città vecchia indossa il mantello dell'UNESCO, le sue botteghe artigiane, i suoi negozi di lanterne di carta, le borse zigzagate di ricami fatti a mano, l'odore di pannocchia arrostita e citronella, la patata dolce stufata e venduta sui cocci d'argilla scottata. Le caffetterie di Hoi An sono tra le più buone della regione.
I templi deliziano ancora una volta le nostre suggestioni, questi incensi che bruciano per mesi, questi dragoni che saltano fuori dalla quiete del nulla. La scusa di un matrimonio che ci aspetta al nostro rientro, ci offre l’opportunità di farci fare due splendidi abiti su misura dai famosi sarti fi Hoi An.
E ci permette di vivere l’affascinante esperienza di scegliere i tessuti e di costruire il prezzo con loro...
L'ultimo giorno a Hoi An lo passiamo in motorino, spendiamo un intera giornata a girare senza meta, con quella ormai sana e bellissima sensazione di non avere ne orari ne destinazioni...
di Elia Giovacchini & Nicole Yumi Mastromarino "THE PANCIATICHI'S WAY"