Il fascino della Valtellina e dei suoi colori autunnali
Sono abituato a scappare, dai luoghi facili, dai luoghi vicini, dalla mia regione, dalla mia Nazione. È un impulso che seguo e subisco fin da piccolo. Una sete di scoperta e un’attrazione per le terre più lontane e impervie. In questo periodo storico, una persona come me, come voi; soffre, soffoca. Per questo motivo non potendo andare lontano ho iniziato a concentrarmi sui dintorni. Montagne acerbe turisticamente parlando, violente e aspre, scure e spesso ostili se confrontate con le bellissime dolomiti. Forse per questo motivo sto iniziando ad amarle sempre di più.
La Valtellina con le sue vallate collaterali è una miniera di panorami indimenticabili. Nascosti, spesso difficili da raggiungere ma sempre bellissimi. Tra i tantissimi trekking, uno dei più belli è quello che porta al Rifugio Bignami. Uno dei rifugi più antichi della Lombardia. I miei trekking non sono mai semplici camminate verso una meta, mi perdo nel paesaggio, nelle composizioni che ottengo dentro la mia macchina fotografica, le luci che si riflettono nelle molteplici superfici. Quasi mai faccio caso al terreno che ho sotto i piedi e spesso abbandono il sentiero per ottenere punti di vista diversi.
Per questo motivo per me è importante avere scarpe che supportino le mie articolazioni e che non abbiano paura delle avversità della montagna. Le Steinbock GTX sono semplicemente perfette per questo scopo. Durante la salita al rifugio ho abbandonato il sentiero tantissime volte per raggiungere questo o quel punto panoramico. Le Steinbock GTX mi hanno sorretto e garantito un grip perfetto su tutte le superfici senza mai limitarmi, e grazie alla membrana in Gore-Tex mi hanno garantito dei piedi asciutti tutto il tempo malgrado l’incontro con la prima nevicata dell’anno.
Un’altra vallata collaterale della Valtellina che soprattutto d’autunno acquisisce una bellezza quasi mistica è la val Masino. Qui il bosco la fa da padrone. Protetto dalle montagne altissime delle vallate vicine, il bosco della Val Masino d’ottobre e novembre si tinge di rosso e giallo. Tutti questi colori, protetti dalle montagne come fossero nel palmo di una mano mi hanno stregato completamente, con il cappotto Canazei, perso com’ero nel mirino della mia macchina fotografica nemmeno mi sono accorto che il sole era praticamente tramontato e che di lì a poco si sarebbe fatto buio.
Sfruttiamo questo momento storico per riscoprire luoghi che consideravamo scontati. Più vicini non vuol dire che siano meno belli di posti più lontani. Scaviamo nella densità unica delle bellezze della nostra nazione.